Se vuoi sapere come montare un rivestimento in pietra ricostruita, devi ovviamente sempre tenere conto delle istruzioni che ti vengono fornite. Inoltre, è importante valutare le caratteristiche del fondo su cui andrai a operare, dal momento che ogni superficie ha delle specifiche ben precise.
È essenziale che le superfici che ti appresti a ricoprire siano idonee sotto tutti i punti di vista al fissaggio della pietra ricostruita. Ecco perché devi tenere conto della loro consistenza e di ogni altra peculiarità che ti permetta di comprendere se la superficie è già pronta così com’è o se, invece, ha bisogno di essere preparata prima.
Non sottovalutare questa fase, perché se il fondo non è stato valutato a dovere o non è stato preparato in maniera adeguata c’è il rischio che il rivestimento in pietra ricostruita si possa staccare.
Come si prepara il sottofondo
Se hai valutato con la massima cura il fondo di posa e ritieni che esso sia pronto per essere ricoperto, puoi cominciare a darti da fare. Per prima cosa devi posizionare la rete, che poi deve essere fissata con dei tasselli idonei, sia dal punto di vista numerico che in termini qualitativi, alle caratteristiche della superficie.
Sul mercato puoi trovare diverse tipologie di reti, con dimensioni e maglie differenti. In alcuni casi ci può essere bisogno di impiegare diversi teli di rete, in modo particolare per i rivestimenti di superfici abbastanza grandi. In una situazione del genere è auspicabile fare in modo che le estremità dei teli risultino sovrapposte l’una sull’altra di non meno di una decina di centimetri. In questo modo l’ancoraggio sarà più consistente e più robusto. Inoltre, le estremità vanno girate sugli spigoli in modo da contrastare in modo ottimale le tensioni che si generano di solito.
Dopo aver posato la rete
Una volta che ti sarai accertato di avere ancorato la rete alla parete in modo appropriato, così che questa risulti ben salda, puoi continuare posando la pietra rivestita.
Tieni presente che se la posa avviene su un cappotto o su un fondo termoisolante conviene adoperare un tassello ad avvitamento in polietilene con una lunghezza proporzionata allo spessore del fondo stesso e vite in acciaio galvanizzato per un ancoraggio profondo almeno 25 mm.
L’applicazione su cemento armato e calcestruzzo
Per il montaggio di un rivestimento in pietra ricostruita il cemento è un fondo molto affidabile, anche se richiede una preparazione piuttosto elaborata e un trattamento non così semplice. Infatti, è necessario che:
- La superficie abbia una maturazione di tre mesi
- La parete sia sabbia
- Vengano rimosse tutte le tracce di sporco
- Per le pareti contro terra, sia eseguita l’impermeabilizzazione della parte orientata verso il terreno.
Quest’ultimo accorgimento è essenziale per prevenire le infiltrazioni di acqua, che possono favorire la comparsa di efflorescenze ed essere causa di distacchi.
Per quanto riguarda la preparazione della parete, si può procedere a un lavaggio con acidi diluiti dopo l’impiego di oli disarmanti; conclusa l’operazione si risciacqua il tutto. Dopodiché la parete deve essere pulita con l’aiuto di acqua ad alta pressione, in modo da rimuovere ogni residuo di terra o di polvere. Se dopo tutti questi lavaggi sulla superficie c’è un velo di acqua, prima di incollare il rivestimento è necessario aspettare che la parete sia completamente asciutta.
Preparare lo stucco
Una fase fondamentale è quella della preparazione dello stucco: in linea di massima c’è bisogno di 1 litro di acqua ogni 5 chili di prodotto. Dopo aver versato l’acqua all’interno di un contenitore grande, la polvere deve essere aggiunta in maniera graduale: in questo modo si può impastare il tutto per avere una malta uniforme e senza grumi.
La stuccatura può essere di vari tipi: rasa, se è a livello della pietra; fonda, se viene livellata in modo da far fuoriuscire e mettere in evidenza la pietra; liscia, se lo stucco viene lavorato asciutto; con effetto rustico se lo stucco viene tirato quando è bagnato.
Che cosa fare se le superfici sono tinteggiate
Può essere che, con una superficie tinteggiata, vi siano dei segni di stacco di vernice. In questo caso il rivestimento va eliminato del tutto dalla parete, in modo che possa essere ottenuto un fondo sicuro, fermo restando che non ci sono trattamenti in grado di assicurare una tenuta ottimale.
Il consiglio migliore è quello di picchiettare la parete, per poi rimuovere tutti i residui di polvere: per farlo è sufficiente bagnare leggermente la parete e in seguito passare una spazzola con le setole morbide. Prima di incollare il rivestimento, non bisogna dimenticare di applicare un consolidante.
La manutenzione
In molti casi la pietra ricostruita è soggetta alla corrosione dovuta ad alcuni agenti esterni, al pari della pietra naturale. Per esempio, possono corrodere i rivestimenti sostanze come il cloro che si trova nell’acqua delle piscine, il sale del mare, i prodotti antineve e antigelo, i detersivi acidi e i prodotti chimici che vengono usati per pulire e igienizzare gli ambienti pubblici. Se si vuol proteggere il rivestimento si può usare un prodotto silossanico, in grado di non compromettere la sua traspirabilità.
I consigli da ricordare
Il rivestimento non dovrebbe essere montato quando fa molto caldo, e cioè se le temperature superano i 30 gradi; se proprio non si può rinviare il lavoro, si può provare a ridurre la temperatura del fondo con un po’ di acqua. Anche le giornate con temperature troppo rigide sono pericolose: è auspicabile che la temperatura del fondo sia superiore ai 5 gradi.
Se le superfici non sono ben impermeabilizzate, con il passare del tempo si potrà presentare umidità in superficie a cui sarà difficile porre rimedio. Infine, quando le giornate sono molto ventose le correnti di aria molto forti possono causare una precoce asciugatura: anche in questo caso attenzione al meteo, quindi.
Queste sono le indicazioni che ti servono per montare un rivestimento in pietra ricostruita: a questo punto non ti rimane altro da fare che scoprire le migliori soluzioni che il mercato di mette a disposizione in questo momento.