Il camino aperto è un elemento di arredo ricco di fascino e molto legato alla tradizione. Tuttavia in alcuni casi rischi di rivelarsi poco sicuro e di non garantire i necessari standard di efficienza.

Per non correre questo pericolo puoi leggere il nostro post che ti spiega come funziona un caminetto aperto e ti segnala tutti i suoi segreti; ma una soluzione che potresti prendere in considerazione è anche quella di chiudere il camino. Così, non dovresti rinunciare alla sua bellezza, ma al tempo stesso avrai l’opportunità di limitare le emissioni inquinanti.

Non è difficile la procedura da seguire per chiudere un camino aperto, e in più ti permette di godere di un calore sostenibile e pulito: insomma, vale la pena di provarci, anche per risolvere eventuali problemi di efficienza.

Buone ragioni per chiudere un camino aperto

Chiudere un camino aperto è, in primo luogo, una questione di sicurezza. Infatti, quando la fiamma è libera e non ci sono strutture di contenimento che la delimitino, le probabilità di incendio sono destinate ad aumentare. Inoltre, c’è da tenere conto del livello di efficienza, che si traduce in un problema sia di tipo economico che di carattere ecologico.

chiudere un camino aperto

Il rendimento termico di un caminetto aperto, infatti, non supera mai il 15%, e in alcuni casi può limitarsi al 10. Se si pensa che i caminetti chiusi, così come le stufe moderne, hanno un rendimento termico che raggiunge o addirittura oltrepassa un valore dell’80%, appare evidente il motivo per cui vale la pena di prendere in considerazione l’ipotesi di chiudere il camino.

La chiusura del camino aperto

Questi potenziali inconvenienti possono essere risolti o eliminati con la chiusura del camino aperto, una procedura che per altro ha il vantaggio di essere decisamente semplice.

Si può pensare di chiudere il focolare ricorrendo a un inserto che non va a compromettere in alcun modo l’estetica e anzi garantisce la conservazione dell’architettura iniziale. Questo inserto consiste in un generatore di calore che è protetto da un’anta di vetro temperato. Questa può essere collocata all’interno del camino già esistente, e non servono opere murarie. Così, tutti i difetti funzionali che possono caratterizzare un camino aperto vengono meno.

L’inserto per chiudere un caminetto

Nel momento in cui il focolare viene chiuso con un vetro temperato, grazie agli inserti si può essere certi che il calore non venga disperso all’interno della canna fumaria. Accade, infatti, che il calore viene recuperato per mezzo di specifici accorgimenti, per poi essere reintrodotto negli ambienti di casa con delle bocchette di areazione.

chiudere un camino aperto

Di conseguenza, si può sfruttare il potere calorifico della legna in maniera più efficiente e, di conseguenza, con una maggiore convenienza economica. Se anche ci si ritrova alle prese con un camino aperto molto datato, questo può essere riqualificato con facilità. Chiudendo un camino aperto con un inserto, si può beneficiare di molteplici vantaggi:

  • L’impianto può essere pulito con più facilità
  • La manutenzione complessiva si rivela più comoda e più pratica
  • La semplicità di utilizzo è notevole, anche perché gli inserti possono essere introdotti e rimossi senza difficoltà.
  • I camini chiusi, a parità di quantità di legna adoperata, inquinano di meno e scaldano di più.

Il consiglio degli esperti è quello di optare per un inserto ad aria canalizzabile, che permette di scaldare diverse stanze nello stesso momento con una notevole convenienza economica.

La stufa

C’è anche un’altra soluzione che si può prendere in considerazione per la chiusura di un camino aperto: si tratta di collocare nella sede del camino una stufa, in modo da aumentare il livello di efficienza del sistema di riscaldamento.

Anche in questo caso, non si va a compromettere l’estetica di un focolare antico, e al tempo stesso non ci si deve preoccupare degli eventuali divieti di accensione imposti a livello locale. La stufa, ovviamente, deve essere di dimensioni compatte: meno è grande e maggiore è la quantità di spazio che rimane libera attorno. Così, l’aria può circolare con facilità non solo al di fuori del camino ma anche al suo interno.

Dal momento che la stufa funziona grazie alla canna fumaria già presente, è opportuno individuare un modello il cui foro di uscita dei fumi non sia collocato nella parte posteriore ma sul top.

La presa d’aria

Infine, vale la pena di evidenziare un ulteriore accorgimento a cui si deve prestare attenzione, ed è quello che prevede di realizzare una presa d’aria, protetta da una griglia, che comunichi con l’esterno. Lo scopo è quello di migliorare la combustione, che sarà completa.

L’afflusso di aria all’interno dell’ambiente di installazione garantisce il fabbisogno di aria comburente per la combustione. Più o meno, per ogni chilo di legna bruciata la combustione consuma 10 metri cubi di aria. Serve una stufa ermetica, dotata di una presa d’aria canalizzata, per gli edifici a basso consumo energetico.

Non è detto, comunque, che la legna sia il solo combustibile su cui puntare: una scelta alternativa è il pellet, che si fa apprezzare per un comfort di utilizzo maggiore e richiede un carico al giorno.

Quando è il caso di chiudere un camino aperto

A volte un camino aperto può comportare il rischio di divieto di accensione. Il motivo è presto detto: un livello di efficienza ridotto fa in modo che polveri sottili possano essere generate dai focolari a fiamma libera, anche se si brucia la legna che è un combustibile carbon neutral e rinnovabile.

Così, può succedere che in alcuni luoghi in cui l’aria è più inquinata e in cui la densità urbana è notevole, venga limitata l’accensione in diversi periodi dell’anno, se non addirittura proibita. Si tratta di una imposizione a cui si può ricorrere quando le emissioni di monossido di carbonio sono oltre lo 0.5%, mentre il rendimento energetico è più basso del 63%.

Queste, dunque, sono tutte le indicazioni che ti conviene tenere a mente se hai in programma di chiudere un camino aperto. Ma a proposito, hai già esplorato il ricco assortimento di camini che ti propone il marchio Barzotti?

Richiedi maggiori informazioni