Prima di acquistare una stufa a pellet, può essere importante essere consapevoli di alcuni dei problemi che caratterizzano questo sistema di riscaldamento. Si tratta di potenziali inconvenienti che vale la pena di conoscere in vista di un acquisto ben oculato: per esempio un riscaldamento eccessivo del pavimento, ma anche un rischio di surriscaldamento che potrebbe innescare un guasto del sistema di interruzione dell’alimentazione. Un altro rischio che non può essere sottovalutato, inoltre, è quello relativo a un pericoloso aumento della temperatura all’interno del serbatoio.
Pro e contro delle stufe a pellet
Sia chiaro: le stufe a pellet continuano a rappresentare un sistema di riscaldamento di assoluta efficacia, e non è certo un caso se si stanno diffondendo sempre di più, complice anche la loro convenienza a livello economico. In una casa vacanze, per esempio, è molto meglio utilizzare una stufa a pellet piuttosto che ricorrere a un impianto di riscaldamento a metano che, per di più, necessita di una manutenzione specifica. Si tratta, però, di essere consci dei possibili rischi correlati all’impiego di una stufa a pellet.
Che cosa fare quando la stufa non riscalda a sufficienza
Nel caso in cui il tiraggio della canna fumaria sia insufficiente, dalla stufa a pellet fuoriesce del fumo; inoltre, gli ambienti non vengono riscaldati come sarebbe necessario, dal momento che la stufa non è in grado di raggiungere il livello di potenza previsto dalla casa produttrice.
Ma che cosa vuol dire che il tiraggio è insufficiente? Nella maggior parte dei casi le origini del problema devono essere identificate in un dimensionamento non adeguato della canna fumaria, oppure in una sua installazione non corretta. Quindi, per rimediare al problema occorre controllare:
- Che non ci siano tratti della canna fumaria con una pendenza di meno di 45 gradi;
- Che ci sia una feritoia verso l’esterno, grazie a cui la stufa può prelevare l’aria da fuori (ovviamente la collocazione della presa d’aria esterna deve avvenire in conformità con la direzione del vento);
- Che i condotti di collegamento con la stufa non abbiano curve con una pendenza ridotta o tratti orizzontali.
Nella maggior parte dei casi, la coibentazione della canna fumaria è in grado di ridurre in maniera significativa il problema, se non addirittura di risolverlo del tutto.
Tiraggio insufficiente: come rimediare
Qualora dopo aver effettuato tutte queste verifiche ci si renda comunque conto che il problema è ben lontano dall’essere risolto, si può ipotizzare che il tiraggio insufficiente dipenda dalla presenza di incrostazioni di fuliggine all’interno della canna fumaria. Quindi, prima di tutto bisogna dedicarsi a un intervento di pulizia ordinaria, per poi verificare che la canna fumaria risulti sigillata a dovere, così che non possano essere rilasciati fumi e non ci sia il rischio che venga aspirata aria dalle fessure.
È sempre utile, infine, accertarsi che non ci siano curve o tratti orizzontali nei condotti di collegamento con la stufa. A volte può essere necessario innalzare la canna fumaria; solo in casi limite è inevitabile realizzare una canna fumaria nuova, soprattutto se si ha a che fare con condizioni di vento molto forte, ma in genere basta installare un apposito comignolo antivento.
Vale la pena anche di valutare la possibilità di inserire dei tubi in acciaio. Infatti può succedere che la ragione del tiraggio non adeguato dipenda da una specifica condizione di vento, a causa del quale il comignolo non può svolgere il proprio compito nel migliore dei modi perché non è alto a sufficienza rispetto al clmo.
Il tiraggio eccessivo
Ma può anche succedere, a volte, che una stufa a pellet debba fare i conti con un problema di tiraggio eccessivo. In questa circostanza, la combustione risulta molto rapida, il che vuol dire che il carico di combustibile dura poco.
Per rimediare a tale inconveniente si può pensare di abbassare il comignolo o di ricorrere a un riduttore di flusso per diminuire la velocità dei fumi caldi. È importante anche controllare la canna fumaria ed eventualmente diminuire la sezione del condotto di aspirazione.
Altri inconvenienti tipici di una stufa a pellet
Un inconveniente comune per una stufa a pellet è quello del vetro sempre sporco, che si fa fatica a pulire. In realtà il problema può essere risolto in maniera davvero facile: è sufficiente sfregare uno straccio contro il vetro, in maniera delicata, ovviamente quando la stufa è fredda.
Se si vuol contrastare l’effetto della fuliggine, inoltre, è bene accertarsi che il materiale che si brucia non sia umido, e evitare di usare la stufa impostandola su un livello di potenza troppo basso.
La parete della stufa
Può accadere che la stufa a pellet scaldi le pareti nelle vicinanze a tal punto che non ci si può nemmeno avvicinare ad esse: è quel che accade in presenza di rivestimenti come la ghisa o l’acciaio. In questo caso occorre prima di tutto controllare se la distanza di sicurezza è stata rispettata, per poi inserire o un isolante ignifugo o una piastra in metallo, grazie a cui può essere ridotta l’aderenza alle pareti.
A volte, invece, può accadere che la parete sia bagnata a causa della condensa: in tale eventualità è fondamentale coibentare la canna fumaria, usando del silicone per sigillare le fessure fra i tubi. In alternativa, al posto dei tubi a fumo si possono usare i tubi ad acqua.
Prevenzione e gestione della stufa a pellet
Una manutenzione accurata della stufa a pellet aiuta, senza ombra di dubbio, a prevenire tutti questi problemi e a evitare che ne scaturiscano gravi conseguenze. Si tratta molto semplicemente di provvedere a una pulizia costante del dispositivo: ci vuole poco tempo, e nessuna fatica, per far sì che la stufa continui a funzionare in maniera impeccabile e non dia origine a fastidiosi imprevisti che possono ridurre il comfort abitativo.
Tutti i problemi di cui abbiamo parlato fino a questo punto, comunque, possono essere evitati se ci si affida a un prodotto di comprovata qualità: se ne possono trovare nel catalogo di Barzotti, che è sempre una garanzia di affidabilità.