Conoscere i prezzi delle stufe a gas può esserti utile per avere un quadro chiaro di quel che potresti spendere in vista di un eventuale acquisto. Per una stufa a gas da 2.6 kW il costo medio oscilla tra i 100 e i 140 euro; si sale a un range compreso tra i 150 e i 170 euro nel caso di una stufa a gas dotata di pannello catalitico. Optando per una stufa a gas a gpl o a metano da 6.5 kW, invece, il costo va da un minimo di 200 a un massimo di 250 euro. Per una stufa con tre potenze, da 2.270, 2.600 e 3.050 Watt, i prezzi vanno dai 130 euro in su. Nel caso di un modello con pannello comandi da 8.450 Watt, infine, si parla di almeno 220 euro.
Come funzionano le stufe a gas
Una stufa a gas presenta, in corrispondenza della parte posteriore, un alloggiamento che è destinato a ospitare la bombola del gas, di solito da 10 o da 15 chili. Essa viene collegata ai pannelli e a un tubo: nel momento in cui la bombola viene aperta, il gas comincia a essere erogato e permette di scaldare i pannelli stessi. Questi ultimi divengono incandescenti e generano calore.
Quando poi si vuole spegnere la stufa, è sufficiente intervenire sull’interruttore di emissione per chiudere il gas. Come si può capire, le stufe a gas non sono pericolose né comportano rischi particolari; esse sono alimentate con bombole gpl che si possono trovare con facilità ed eventualmente ricaricare.
Dal punto di vista pratico le stufe a gas si dimostrano molto comode perché sono poco ingombranti e al tempo stesso leggere: questo vuol dire che possono essere trasportate e spostate ovunque.
Quando conviene utilizzare le stufe a gas
Sono soprattutto gli ambienti di piccole e medie dimensioni la destinazione di utilizzo ideale per le stufe a gas, ma a condizione che si tratti di contesti ben areati.
Non è detto, comunque, che tali dispositivi possano essere usati unicamente in locali chiusi: per gli ambienti esterni si ricorre a particolari stufe a gas, i cosiddetti termofunghi, che di solito vengono sfruttati da bar e pub. Le stufe a gas possono essere infrarossi o catalitiche: nel primo caso il calore viene concentrato nella parte centrale; nel secondo caso il gas viene frantumato in particelle di piccole dimensioni che si distribuiscono su un pannello catalitico, realizzato in alluminio trattato. In questo modo viene assicurata una diffusione migliore in assenza di una fiamma esterna.
I modelli più recenti sono dotati del cosiddetto analizzatore, una valvola che fa sì che il flusso di gas venga interrotto in modo immediato quando la concentrazione di anidride carbonica è oltre l’1.5 per cento o quando la fiamma pilota si spegne. Tali eventualità, comunque, si verificano unicamente in contesti che non garantiscono un ricambio di aria adeguato.
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Le stufe a gas a pannelli infrarossi e quelle a pannelli catalitici
Una stufa a gas con pannello infrarossi si caratterizza per:
- la presenza di tre pannelli in ceramica, che assicurano una conservazione del calore ottimale in virtù del materiale che le compone
- la possibilità di regolare sia il consumo che la potenza su tre livelli
- l’accensione indipendente dei pannelli, grazie a cui la temperatura ambientale può essere modulata verso l’alto o verso il basso.
Diversa è la conformazione di una stufa a gas con pannello catalitico: in questo caso, infatti, si ha a che fare con una superficie radiante più ampia, dovuta al fatto che il pannello ha dimensioni più grandi; la potenza, tuttavia, è minore. Una terza alternativa può essere individuata, comunque, nelle stufe a gas ventilate, che si basano sul funzionamento di una ventola interno il cui compito è quello di agevolare una migliore diffusione del calore nell’ambiente.
Grazie alla ventola il calore si propaga più velocemente, e si beneficia di un risparmio evidente rispetto ai consumi delle altre tipologie di stufe a gas. C’è, tuttavia, una controindicazione di cui è opportuno tenere conto, relativa al rumore. Per questo le stufe a gas ventilate non sono raccomandate per la zona notte.
La manutenzione delle stufe a gas
Le stufe a gas sono dispositivi il cui utilizzo è consigliato per gli ambienti in cui non è presente la canna fumaria. Esse garantiscono diversi vantaggi, a cominciare dall’assenza di residui di legna: di conseguenza, non sporcano e hanno bisogno di una manutenzione minima.
Pulire una stufa di questo tipo non è né impegnativo né difficile: ci si deve limitare unicamente alla pulizia della parte esterna, ovviamente avendo cura di effettuarla quando l’apparecchio è freddo e spento. Per essere certi che la stufa duri a lungo e consumi poco, comunque, è utile provvedere a controlli periodici, meglio se effettuati una volta all’anno, da far eseguire a tecnici specializzati.
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La sicurezza delle stufe a gas
La bombola del gas è destinata al vano posteriore, che nella maggior parte dei casi è protetto con un pannello apposito. Inserire o estrarre la bombola è semplice, e in ogni caso è sufficiente fare riferimento alle istruzioni fornite dal produttore per non sbagliare. Vale la pena di sottolineare che le stufe a gas, se scelte tra i modelli di ultima generazione, garantiscono gli standard di sicurezza più elevati grazie al funzionamento della valvola analizzatore a cui si è fatto riferimento in precedenza.
Perché scegliere le stufe a gas
Le stufe a gas rappresentano un ottimo modo per riscaldare la casa in modo discontinuo: tipicamente vengono utilizzate per le seconde case come le abitazioni di villeggiatura. Ma un altro impiego classico è quello previsto per le mansarde, o comunque per i locali piuttosto umidi e freddi in cui c’è bisogno di una fonte di calore supplementare rispetto a quelle già presenti.
Grazie a questa panoramica riguardante le stufe a gas, puoi dedicarti ai tuoi acquisti in modo più consapevole e informato: approfittane per scoprire il nostro catalogo e contattarci se hai bisogno di ulteriori informazioni!