La scelta del pavimento rappresenta una decisione di fondamentale importanza per l’arredamento di un’abitazione. Gli aspetti che possono orientare tale scelta sono numerosi:
- il budget che si ha a disposizione
- lo stile dell’appartamento
- il tipo di ambientazione che si intende ricreare
- la quantità di tempo che si può destinare alla cura e alla manutenzione del pavimento
Quali tipi di pavimento scegliere?
Sono quattro le tipologie di pavimento a disposizione:
- òe piastrelle, che però al giorno d’oggi sono state quasi del tutto abbandonate
- il gres porcellanato
- il parquet
- il cotto
Il gres porcellanato per i pavimenti
Se decidi di optare per i pavimenti in gres porcellanato, hai la certezza di poter contare su una soluzione che fa della longevità e della resistenza i propri punti di forza. Dal punto di vista estetico, inoltre, esso può essere declinato in molteplici varianti, visto che può essere modificato in modo da imitare la pietra, il legno o altri materiali.
La cottura del gres avviene a temperature molto alte, intorno ai 1250 gradi: è questo tipo di trattamento che rende il materiale così resistente e duraturo, apprezzato e protagonista di una diffusione in costante crescita. Le alternative a disposizione sono tante: con superficie smaltata, con superficie levigata o con superficie non smaltata. In genere la superficie smaltata garantisce una manutenzione più facile, dal momento che comporta un assorbimento limitato.
I pavimenti in parquet
Un grande classico è rappresentato dal pavimento in parquet, capace di trasmettere una sensazione di calore e al tempo stesso di eleganza: vi si può ricorrere, per esempio, per una stanza con un camino (magari arredata secondo le idee che trovi in questo post).
Il parquet classico è interamente realizzato in massello: in origine è grezzo, in modo che possa essere levigato sul posto e poi trattato, a seconda dei casi, con vernice, con olio o con cera. Nel caso del parquet prefinito, invece, il trattamento è già stato eseguito, il che vuol dire che il pavimento deve essere posato e basta.
I vantaggi offerti dal parquet sono quasi infiniti: per esempio la conducibilità termica eccellente, ma anche il vasto assortimento di essenze tra cui scegliere, diverse a seconda delle finiture, del colore e della longevità. Il parquet, inoltre, assicura un isolamento acustico ottimale e il massimo del comfort abitativo, essendo fresco quando è estate e caldo quando è inverno.
Le caratteristiche dei pavimenti in cotto
Una terza alternativa è rappresentata, come si è visto, dai pavimenti in cotto: possono essere in cotto antico o in cotto smaltato, ma in tutti e due i casi si ha a che fare con un materiale composto da argilla e acqua. Entrando più nel dettaglio, il cotto antico si contraddistingue per la presenza di numerose irregolarità, che derivano dal fatto che è prodotto in modo artigianale: è questo, a ben vedere, il suo valore aggiunto. Anche la superficie del cotto smaltato è irregolare, ma ciò dipende dal fatto che lo smalto viene assorbito in modo non omogeneo.
Il pavimento della cucina
Ovviamente, non è detto che in tutte le stanze della casa ci debba essere lo stesso tipo di pavimento: è ovvio, infatti, che le modalità di fruizione del bagno – giusto per fare un esempio – presuppongono una scelta diversa rispetto a quella che si potrebbe compiere per la cucina o per la stanza da letto.
Proprio per la cucina è necessario adottare delle precauzioni specifiche, visto che in questo ambiente il pavimento è decisamente soggetto a usura: colpa soprattutto delle sostanze con cui potrebbe entrare in contatto e che rischiano di rovinarlo. Non si tratta di puntare il dito contro le macchie di olio, ma anche contro accorgimenti errati nella manutenzione: l’uso di detergenti aggressivi o semplicemente un ricorso eccessivo all’acqua per lavare il pavimento rischiano di rovinare le superfici. Per questo motivo il gres porcellanato è uno dei materiali per cui si opta più di frequente per l’arredamento di una cucina: la resistenza all’abrasione è la caratteristica peculiare di questo materiale ceramico a pasta compatta.
Come trovare il pavimento giusto
Prima di portare a termine un acquisto, in vista della scelta del pavimento conviene conoscere le ultime tecnologie del settore: oggi, infatti, le piastrelle sono spesso realizzate con tecniche digitali moderne grazie a cui è possibile ottenere superfici che denotano un effetto legno decisamente realistico, poiché naturale, con le varie sfumature cromatiche che mettono in evidenza le venature.
Anche nel caso in cui si punti sul gres porcellanato, per esempio, ci si può imbattere in formati che ricordano le misure delle doghe in legno, con una lunghezza media di 1 metro e 20 e una larghezza che può andare da un minimo di 15 centimetri a un massimo di 30.
L’imitazione dei materiali
Proprio l’imitazione dei materiali è uno dei must attuali del settore. Chi non gradisce le estetiche del legno, per esempio, ha l’opportunità di riprodurre un effetto pietra naturale, scegliendo il travertino o l’ardesia.
Un’altra soluzione di successo è rappresentata dalle cementine, che richiamano un particolare tipo di cemento artigianale che veniva impiegato in ambito edile a cavallo tra la fine del XIX secolo e la prima metà del Novecento. L’importante, però, è non rinunciare a un isolamento termico adeguato.
Questo, dunque, è tutto ciò che dovresti sapere prima di scegliere il pavimento per la tua casa: a questo punto che ne dici di dare uno sguardo alle proposte del nostro assortimento?