Per conoscere da vicino le modalità di funzionamento dei camini a pellet è necessario sapere, prima di tutto, che si tratta di camini a camera chiusa.
Il pellet è un combustibile che proviene dalla polvere di legno che si ricava dalla segatura, dagli scarti agricoli, dai trucioli e dai residui delle potature degli alberi, delle lavorazioni industriali e della manutenzione dei boschi.
Tutti gli scarti e i componenti sono triturati per poi essere agglomerati e addensati, così da ricavare dei piccoli cilindri, che in genere hanno un diametro che va da un minimo di 6 a un massimo di 8 millimetri e una lunghezza compresa tra 1 e 3 centimetri. Il pellet offre diversi vantaggi:
- è ecologico
- è privo di collanti
- per natura non contiene additivi chimici
- rilascia una quantità minima di anidride carbonica
Il funzionamento di un camino a pellet
Un camino a camera chiusa, noto anche come termocamino, è un dispositivo per il riscaldamento dotato di una camera a combustione che è isolata rispetto al resto dell’ambiente. Ciò è possibile in virtù di una schermatura che in genere è ottenuta tramite una lastra di vetro da fuoco: lo scopo è quello di aumentare la visibilità della fiamma che brucia.
Il ricorso al pellet per un camino è conveniente perché permette di contribuire allo smaltimento di rifiuti che vengono impiegati nel ciclo produttivo come materia prima. Come si è detto, poi, le emissioni di anidride carbonica sono minime: in pratica, si produce la stessa quantità che la pianta di provenienza ha assorbito dall’atmosfera per la fotosintesi clorofilliana.
La combustione, per altro, è pulita, in quanto i vari componenti gassosi che vengono prodotti sono ossidati per effetto delle alte temperature a cui lavorano i dispositivi nei quali il pellet viene bruciato.
Come è fatto un camino a pellet
Un camino a pellet è formato da un monoblocco prefabbricato. Esso può essere posizionato in un angolo o nel mezzo del locale che deve essere riscaldato nel caso in cui sia munito di un rivestimento in ceramica o in refrattario per l’accumulo del calore. Può anche essere impiegato come fulcro di una struttura realizzata con maioliche, ceramica e mattoni refrattari, oppure andare a far parte di un camino a camera aperta già esistente e dismesso. In qualsiasi caso, il monoblocco prefabbricato in questione può essere considerato una stufa a pellet.
Perché scegliere un camino a pellet
I camini a pellet hanno la capacità di riscaldare in modo del tutto confortevole gli ambienti di cui fanno parte, con il calore che viene trasmesso sia per convezione che per irraggiamento. Il costo di gestione è uno degli aspetti positivi che meritano di essere messi in evidenza: un costo molto basso sia perché il rendimento termico di cui si usufruisce è piuttosto alto, sia perché il pellet ha un prezzo contenuto.
In più, c’è da tener presente che i camini a pellet si puliscono in poco tempo e in maniera semplice e richiedono una manutenzione minima.
Tra gli altri vantaggi, va evidenziata la mancata produzione di fumi, di polveri e soprattutto di monossido di carbonio, che può risultare pericoloso. Di conseguenza, si tratta di apparecchi puliti ed ecologici, visto che non immettono inquinanti nell’atmosfera e non incidono sull’effetto serra. La praticità di gestione del serbatoio di combustibile è un altro fattore degno di nota, mentre la centralina a microprocessore praticamente non ha bisogno di interventi manuali.
Gli inserti per i camini a pellet
È facile trovare in vendita gli inserti per i camini a pellet, presenti nei cataloghi della maggior parte dei produttori del settore. Nel momento in cui ci si accinge a installare un camino a pellet, il primo step consiste nel calcolo della potenza termica che occorre per il riscaldamento del locale nel quale il camino dovrà essere posizionato: così sarà più facile individuare l’inserto migliore per le proprie necessità.
Per scegliere la parete sulla quale il camino dovrà essere addossato è utile ricordare che la canna fumaria dovrà sovrastare il tetto uscendo dall’esterno. Dopo aver realizzato con dei mattoni refrattari e dei mattoni forati in cemento una base sulla quale si andrà a posizionare l’inserto, la si ricopre ai lati con dei mattoni refrattari e nella parte superiore con dei tavelloni. Questi, a loro volta, dovranno essere rivestiti con una copertura in mattonelle.
La corrente elettrica
A differenza di quel che avviene con un camino a legna, un camino a pellet per poter iniziare a funzionare ha bisogno della corrente elettrica: questo è un aspetto di cui tenere conto in fase di stima dei costi, sulla base dei consumi elettrici dell’impianto.
Ovviamente il camino a pellet assicura una resa termica decisamente più elevata rispetto a quella di un tradizionale camino a legna, visto che attraverso il tiraggio forzato i fumi possono essere espulsi all’esterno in virtù di un sistema di ventilazione elettrico speciale.
Il pellet
Il pellet è contenuto all’interno di un serbatoio apposito. Il combustibile viene raccolto da una coclea per l’alimentazione del caminetto, e poi viene lasciato cadere dentro il focolare, insieme con un getto di aria. Si crea, in questo modo, una specie di sistema di ventilazione che serve per raggiungere una combustione ottimale e per fare in modo che i consumi di pellet si riducano.
Il focolare chiuso ha la capacità di trattenere all’interno della camera di combustione il calore per un lungo periodo di tempo, prima che lo stesso venga diffuso in maniera graduale mediante i rivestimenti in ceramica o in ghisa.
Come vedi, capire in maniera approfondita come funzionano i camini a pellet non è per niente complicato. Ora che ne sai di più, potrai consultare il nostro catalogo sapendo che cosa e come scegliere per trovare il prodotto più in linea con i tuoi bisogni.