Un sistema di riscaldamento classico coniugato con la modernità della tecnologia: è questa la caratteristica peculiare dei camini a pellet, in grado di generare calore per mezzo della combustione di materiale legnoso. Abbiamo già visto come funzionano i camini a pellet, e ora vale la pena di capire perché è consigliabile utilizzarli. In primo luogo, perché il tipo di riscaldamento che essi garantiscono è ecologico. Inoltre, non va sottovalutata la componente estetica, visto che un camino a pellet si può considerare un elemento di arredo di classe e capace di catturare l’attenzione. Ovviamente, è importante tener presente che i camini e le stufe a pellet sono prodotti differenti: vietato confonderli, dunque!
Perché scegliere un camino a pellet
Già sulla base di questa breve introduzione si può capire per quali motivi conviene installare un camino a pellet nel soggiorno di casa:
- La disponibilità di un sistema di riscaldamento sempre funzionale
- La possibilità di godere di temperature piacevoli in qualunque periodo dell’anno
- L’eleganza di un complemento di arredo che si adatta ai contesti e agli stili più diversi.
Anche se questo tipo di camino prevede la combustione del legno, si può parlare di una modalità di riscaldamento ecologica: quello che brucia, infatti, è il pellet, vale a dire un materiale che si contraddistingue per una resa molto elevata. Per chi non lo sapesse, il pellet non è altro che il risultato dei residui della lavorazione del legno: insomma, è un ottimo modo per riciclare gli scarti e per evitare che si trasformino in rifiuti.
I vantaggi del pellet
Gli alti standard di sicurezza che caratterizzano i camini a pellet rappresentano un ulteriore aspetto che merita di essere preso in esame quando si pensa ai benefici offerti da tali soluzioni. Ciò dipende dal fatto che il focolare è chiuso; tale configurazione, per altro, contribuisce ad aumentare il livello di efficacia della combustione, e al tempo stesso fa sì che il calore possa essere mantenuto meglio.
Riuscire a riscaldare senza inquinare non è un fattore di secondo piano: in effetti, nel confronto tra un camino a pellet e uno tradizionale, è il primo a uscire vincente, sia perché inquina di meno sia perché scalda di più. Anche dal punto di vista economico, dunque, la convenienza è evidente, e la spesa sostenuta per l’investimento iniziale è destinata a essere ammortizzata nel corso del tempo.
Le differenze con i camini classici
Un’altra differenza che deve essere notata tra i camini tradizionali e quelli a pellet consiste nel fatto che i secondi non possono diffondere fumo o anidride carbonica in casa, proprio perché la camera di combustione è chiusa. Le tecnologie moderne, poi, mettono a disposizione funzioni avanzate che garantiscono una gestione comoda e pratica: si pensi, per esempio, al timer che permette di programmare sia l’accensione che lo spegnimento.
La presenza di sensori, invece, è una garanzia di sicurezza in più, in quanto consente di essere avvertiti se si dovesse verificare un guasto o comunque in caso di pericolo. La canna fumaria favorisce l’espulsione dei fumi, mentre il vetro protegge rispetto al fuoco.
La manutenzione del camino a pellet
Uno dei problemi più comuni e meno graditi dei camini a legna è quello che riguarda la loro pulizia e la loro manutenzione. Ebbene, da questo punto di vista con i sistemi a pellet non ci sono particolari inconvenienti di cui preoccuparsi. Per pulire il camino è sufficiente passare un aspira cenere dopo aver smontato gli elementi. In più, i sacchi di pellet sono molto meno voluminosi rispetto alla legna: di conseguenza occupano meno spazio e sono più semplici da maneggiare. Nel momento in cui il serbatoio è carico di pellet, il funzionamento è automatico; in più, in presenza di canalizzazione è possibile addirittura stabilire la temperatura desiderata in ogni locale.
I consumi
Proseguendo nella rassegna dei vantaggi che caratterizzano i camini a pellet, non si può fare a meno di mettere in risalto i consumi contenuti, che si traducono in un evidente risparmio sulle bollette. Ciò è dovuto al fatto che il pellet garantisce una resa molto alta; ci sono tipologie specifiche che consentono perfino di avere l’acqua calda, così da poter ottenere un risparmio ben più elevato.
Il bruciatore
Ogni camino a pellet è munito di un bruciatore che viene alimentato con la corrente elettrica. È presente un contenitore all’interno del quale si colloca il combustibile, cioè il pellet, che così viene lasciato cadere tra le fiamme.
Qui il pellet viene mescolato con il comburente, grazie all’azione di un getto di aria (che può essere regolato in base alle necessità), e così si ottiene il calore voluto, mediante un sistema di ventilazione. Nel corso di tale processo, un foro collocato in corrispondenza dell’inserto con il tiraggio forzato agevola l’espulsione dei fumi: è questa la ragione per la quale usando un camino a pellet non ci si deve preoccupare né delle polveri né delle ceneri.
Non c’è bisogno di una canna fumaria ad hoc
Infine, è utile ricordare che se si decide di usare un camino a pellet non c’è bisogno di ricorrere a una canna fumaria particolare: ecco perché tale soluzione è consigliata, tra l’altro, a coloro che vivono in condominio e più in generale a chi non ha la possibilità di installare la canna fumaria, per esempio a causa della conformazione dei locali di casa. È possibile scegliere tra i camini a pellet ad acqua e quelli ad aria: entrambe sono soluzioni di qualità.
Ora che sai quali sono i benefici che un camino a pellet è in grado di offrirti, non ti rimane che metterti in cerca delle migliori soluzioni a disposizione sul mercato: troverai di sicuro quella più in linea con le tue esigenze.