Convertire un camino a legna in pellet è un’operazione poco invasiva e destinata a garantire diversi vantaggi. I camini a pellet chiusi, infatti, sono sinonimo di risparmio: un buon motivo per farvi affidamento, senza dimenticare che il pellet è un combustibile rinnovabile, con tutti i pregi che ciò può comportare.
Come fare, dunque? In commercio sono disponibili dei kit completi per la trasformazione: per essere certi di trovare quello giusto, però, è necessario esaminare con attenzione i diversi optional e valutare gli automatismi. Il braciere per la combustione del pellet funziona e viene alimentato grazie a un serbatoio che veicola il pellet attraverso una coclea. Una scheda elettronica, poi, assicura un completo monitoraggio e fa sì che tutto funzioni alla perfezione.
I vantaggi offerti dai kit di trasformazione
Nella maggior parte dei casi, dopo che il kit è stato assemblato è possibile usare il camino a pellet o a legna a seconda delle preferenze individuali e delle esigenze; tuttavia è sempre meglio verificare con l’installatore che tale opportunità venga garantita.
Qualora il kit lo preveda, poi, si possono impiegare anche biomasse differenti, come il nocciolino, il cippato, i gusci, e così via. Grazie agli sviluppi della domotica e all’evoluzione della tecnologia nel settore elettronico, è possibile non solo convertire un camino a legna in pellet, ma anche usufruire di un dispositivo in grado di accendersi e di spegnersi in maniera automatica, con funzioni di aumento o riduzione della temperatura e programmi settimanali.
Come procedere con un camino aperto
Il passaggio dal camino a legna a quello a pellet si può concretizzare con qualsiasi tipo di soluzione: i termocamini, vale a dire i camini chiusi, o i camini aperti. In questo secondo caso, qual è la procedura da seguire? Per non doversi più preoccupare della manutenzione del camino a legna e di tutte le incombenze che essa comporta, basta installare un inserto a pellet al suo interno, così da poter contare su una soluzione moderna e al tempo stesso efficiente. Gli inserti a pellet che si trovano in vendita sono già pronti per essere utilizzati. Ciò vuol dire che:
- sono completi di tutte le parti necessarie
- una volta installati possono già funzionare
- possono essere inseriti nel camino senza che ci si debba rivolgere a un tecnico.
In commercio ci sono inserti a pellet che sono in grado di adattarsi a qualsiasi genere di struttura già esistente, incluse quelle in mattoni refrattari. La vecchia bocca di fuoco viene ricoperta interamente e al tempo stesso isolata, grazie a materiali scelti per riuscire a resistere alle temperature più alte che provengono dagli inserti a pellet.
Ecco perché il rivestimento esterno di quello che era un camino a legna rimane integro, ma in più si ha l’opportunità di approfittare dei numerosi benefici garantiti da un camino con sportelli e vetri temperati. In sintesi, i costi per il combustibile si riducono e le risorse vengono ottimizzate.
Le caratteristiche degli inserti a pellet
Molti inserti a pellet sono realizzati in modo da adattarsi sia all’uso a pellet che a quello a legna: sono gli utenti, così, a decidere ogni volta per quale soluzione propendere. I modelli in genere sono progettati con una griglia rialzata ed estraibile, che in caso di necessità può essere collocata più in alto rispetto al braciere: è per questo motivo che si può scegliere di impiegare il combustibile che si desidera. Il momento giusto per convertire il camino a legna in pellet, in genere, è quello di fine stagione: così si ha tutto il tempo per procedere e per valutare con attenzione le diverse proposte del mercato.
Perché effettuare la transizione
Ma quali sono i motivi per i quali si dovrebbe effettuare una transizione simile? A ben vedere di buone ragioni ce ne sono tante, e una di queste va individuata nella facilità con la quale il combustibile può essere stoccato. Il riscaldamento a policombustibile, poi, è reso estremamente comodo dagli automatismi che caratterizzano gli impianti attuali.
Insomma, si può rinunciare alla fiamma suggestiva tipica di un camino a legna per ottenere molti altri vantaggi: il pellet è più semplice da trasportare e da conservare rispetto alla legna. Inoltre, la legna trattiene il muschio, la sabbia e il fango: un inconveniente che di certo non si sperimenta se ci si affida al pellet. Ancora, non c’è da preoccuparsi della cenere, e in più il pellet occupa molto meno spazio: il che non è un aspetto da trascurare per la valutazione degli ingombri.
I vantaggi offerti dal pellet
Un altro aspetto da considerare nel passaggio dalla legna al pellet riguarda il fatto che una carica sola permette di usufruire di molte ore di fuoco; con la legna, invece, le fiamme devono essere alimentate in continuazione, o quasi. Così, se anche si sporca, con il pellet si deve pulire una volta sola, mentre in presenza di un camino a legna ci sarà sempre un sacco di residuo in giro.
Che cosa cambia tra i camini aperti e i termocamini
In linea di massima un termocamino a legna può essere convertito in un modello a pellet più facilmente rispetto a un camino aperto, ma ciò non vuol dire che la procedura non sia possibile anche nel secondo caso. Come noto, nei termocamini il calore che viene emanato dal fuoco è concentrato, visto che davanti alla bocca di fuoco sono presenti degli sportelli che evitano ogni dispersione. Con un termocamino si può riscaldare l’acqua che si usa in bagno così come quella dei termosifoni.
E questo è tutto. Ovviamente, esiste un’alternativa alla scelta di convertire un camino a legna in pellet: acquistare direttamente uno dei camini in pellet che puoi trovare nel catalogo di Barzotti.