Un camino a bioetanolo è in grado di valorizzare la tua casa aumentandone il comfort abitativo: si tratta di un elemento utile per scaldare gli ambienti in modo sicuro ed ecologico.
Perché scegliere i camini a bioetanolo
La semplicità della manutenzione è una delle caratteristiche distintive dei camini a bioetanolo: anzi, si potrebbe affermare che la manutenzione necessaria sia pari a zero, visto che non viene prodotta cenere. L’acquisto del combustibile, dunque, rappresenta il solo costo di gestione a cui si deve far fronte nel corso del tempo. Ovviamente è sempre utile tenere a mente alcune norme di comportamento per evitare rischi:
- Il combustibile deve essere maneggiato con la massima cura
- La fiamma non deve essere lasciata incustodita per troppo tempo
- Il biocamino non deve essere esposto a correnti d’aria che rischiano di mettere a repentaglio il suo funzionamento
- In presenza di materiali infiammabili è necessario mantenere la giusta distanza di sicurezza.
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Quanto si spende per il bioetanolo
La convenienza di un camino a bioetanolo è evidente se si pensa a quanto si spende per l’acquisto del combustibile. Nel nostro Paese i prezzi di questo prodotto oscillano tra i 2 euro e 50 centesimi e i 4 euro e 50 centesimi al litro. Tieni presente che non si possono dare stime più precise in quanto i consumi variano a seconda della capacità del bruciatore, del modello del camino e della potenza della fiamma (che comunque può essere regolata nella maggior parte dei modelli). Ipotizzando di tenere acceso il biocamino per non più di 4 ore al giorno, il consumo di bioetanolo è pari a 5 litri alla settimana.
Nel caso in cui tu tenga la fiamma al minimo, con 1 litro di bioetanolo è garantita una durata di circa 10 ore. Uno dei vantaggi dei camini a bioetanolo è costituita dalla loro capacità di riscaldamento elevata. Inoltre, il calore si sviluppa in tempi rapidi e il rendimento è pari al 100 per cento: insomma, nemmeno una parte del calore che si genera è destinata a essere dispersa tramite la canna fumaria.
Ora capisci perché ti conviene scoprire i camini del nostro assortimento: troverai di sicuro soluzioni ecologiche e capaci di farti risparmiare.
Le tipologie di camino a bioetanolo
Sul mercato puoi scoprire diverse tipologie di camino a bioetanolo:
- I caminetti da tavolo
- I caminetti da appoggio
- I caminetti da incasso
- I caminetti sospesi
- I caminetti a isola
- I caminetti a parete
I caminetti da tavolo sono piuttosto leggeri e hanno dimensioni contenute. Essi possono essere trasportati con facilità e fanno della praticità il proprio punto di forza.
I caminetti da appoggio sono altrettanto comodi ma, a differenza dei primi, sono concepiti per essere appoggiati a terra: anche in questo caso puoi spostarli senza problemi e trasferirli da un ambiente a un altro a seconda delle tue esigenze.
C’è bisogno di un’installazione più elaborata e precisa, invece, con i caminetti da incasso, per i quali è indispensabile provvedere a opere murarie. Nel caso in cui tu abbia in mente di propendere per questa soluzione, cerca di capire bene dove vuoi mettere il camino per verificare che in quel punto non passino fili elettrici o tubature. Inoltre, non dimenticare di prestare attenzione alle dimensioni del muro. Ovviamente non dovresti installare questo tipo di camino vicino a una porta.
I camini a bioetanolo sospesi sono sottili e vengono appesi al soffitto o al muro; in genere sono incorniciati, e infatti garantiscono l’effetto di un quadro.
Ancora, vanno menzionati i caminetti a isola, che non richiedono specifici sostegni e sono muniti di ruote: ecco perché puoi scegliere di metterli dove vuoi senza prendere una decisione definitiva. Infine, ecco i camini a parete, installati a parete come i televisori più moderni.
Cosa devi valutare in vista dell’acquisto di un camino a bioetanolo
La tecnologia di funzionamento, la facilità di installazione, l’aspetto estetico e il prezzo sono i quattro aspetti principali che vale la pena di prendere in considerazione per la scelta di un camino a bioetanolo. Per ciò che concerne la tecnologia, i modelli più recenti possono essere dotati di un sistema di regolazione della fiamma e di un timer di spegnimento. Il prezzo varia non solo in funzione della tecnologia, ma anche in base ai materiali di composizione, alla potenza erogata e agli accessori che eventualmente completano la dotazione.
Il prezzo di partenza in linea di massima non è inferiore ai 600 euro, mentre a mano a mano che aumenta la dotazione tecnologica si possono superare anche i 3mila euro. Nulla vieta, poi, di trasformare un camino tradizionale in uno a bioetanolo: in questo caso è sufficiente comprare il bruciatore, per una spesa che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 1.300. Se vuoi sentirti più sicuro puoi anche valutare l’ipotesi di acquistare un rilevatore di gas o un dispositivo come un accendino di sicurezza. La spesa complessiva per il bioetanolo oscilla tra i 17 e i 20 euro per un consumo di 5 o 6 litri tale da garantire un utilizzo di almeno 30 ore.
Come scegliere il camino a bioetanolo giusto
Insomma, questo è tutto quello che hai bisogno di sapere se vuoi comprare un camino a bioetanolo: un dispositivo dalla resa estetica più che gradevole e che ha il pregio di risultare poco ingombrante ma al tempo stesso molto pratico. Abbi cura di scegliere unicamente prodotti certificati e realizzati con materiali appropriati e di comprare un combustibile il più possibile puro. Come puoi ben immaginare, infatti, più elevata è la qualità del bioetanolo e maggiore è la resa. I costi sono molto variabili: per esempio, il bioetanolo che si ricava dalla canna da zucchero ha prezzi tre volte più bassi di quello da cellulosa. Non ti rimane che scoprire il nostro catalogo per trovare la proposta che fa per te.