La manutenzione e la cura di un pavimento in legno non richiedono procedure troppo elaborate, ma è indispensabile provvedere con regolarità per prevenire i danni dell’usura.
La cura deve essere quotidiana: niente di eccessivamente impegnativo, nel senso che è sufficiente passare la scopa o l’aspirapolvere per fare in modo che non si accumulino sassolini, detriti o altri materiali. Questi, infatti, se venissero calpestati potrebbero provocare la comparsa di solchi o graffi in superficie, che avrebbero l’effetto di rovinare l’estetica. Il lavaggio, poi, è un aspetto da cui non si può prescindere per una manutenzione meticolosa.
Come si lava un pavimento in legno
È bene tenere presente che, a contatto con l’acqua, il legno ha la tendenza a gonfiarsi: il che, come si può ben immaginare, non va bene e deve essere evitato. Questa è la ragione per la quale i pavimenti in legno devono essere lavati con stracci o panni che siano stati strizzati in maniera adeguata.
In base al tipo di legno, si possono usare dei detergenti specifici da mescolare con l’acqua. Un consiglio da non dimenticare è quello che suggerisce di pulire seguendo la direzione delle venature del materiale. Nel caso in cui si decida di usare la candeggina, per esempio in presenza di un pavimento in legno chiaro che non dovrebbe scurire, è fondamentale effettuare un risciacquo veloce e molto meticoloso.
La manutenzione del legno verniciato
Se si ha a che fare con un pavimento in legno verniciato, il lavaggio deve essere effettuato con una soluzione di acqua e ammoniaca. In tale circostanza il risciacquo non serve, e la quantità di ammoniaca deve essere più o meno del 15%.
Diverso è il discorso per il legno grezzo: oltre ai lavaggi con acqua, infatti, servono incerature da ripetere con regolarità, che sono indispensabili per chiudere quelle fessure che nascono sul legno di base. Questo è un aspetto da non dimenticare quando ci si trova a decidere quale pavimento scegliere per le stanze della propria casa. La ceratura, nel caso del legno verniciato, viene rimpiazzata da un trattamento ad hoc con delle resine speciali, il cui compito è quello di rinforzare la pellicola di vernice in modo che possa essere protetta. È auspicabile eseguire questo trattamento una volta ogni tre mesi, ma anche più spesso se se ne intravede la necessità. È chiaro, infatti, che molto dipende dal modo in cui il pavimento viene utilizzato e dalla frequenza con la quale viene calpestato.
La ceratura
La ceratura va applicata sui pavimenti in legno che sono stati rifiniti a cera più o meno una volta al mese. Come si procede? Niente di troppo difficile:
- Prima di applicare il prodotto, si deve togliere la vecchia cera
- Poi si stende sulla superficie il prodotto necessario
- Infine si aspetta che il legno assorba il prodotto
- A questo punto, sulla superficie si forma uno strato protettivo.
Per eliminare la cera di prima si può utilizzare un panno imbevuto di solvente e ben strizzato, che poi dovrà essere risciacquato con la massima attenzione. Sui pavimenti in legno grezzo, invece, dopo il lavaggio è consigliabile passare un panno in cotone, così che la superficie possa essere lucidata in modo omogeneo; anche in questo caso è fondamentale seguire le venature del materiale.
Ogni legno ha esigenze diverse
Non si può definire a priori una procedura standard valida per la manutenzione e la cura di tutte le tipologie di pavimento in legno dal momento che ognuna di queste ha delle caratteristiche ben precise. In commercio, infatti, ci sono tante varietà di pavimenti in legno in grado di adattarsi alle necessità più diverse.
Chi pensa che il legno sia troppo delicato e per nulla semplice da mantenere cade in errore, anche se tutto dipende comunque dalla finitura su cui si è deciso di puntare. In ogni caso è importante che la frequenza e l’entità delle operazioni di manutenzione che vengono svolte siano calibrate a seconda dell’utilizzo.
Oggi si possono trovare in commercio pavimenti in legno con doti eccellenti in termini di durezza e di resistenza, e le ragioni sono diverse: un po’ perché le tecniche di montaggio si sono evolute, un po’ perché i materiali e le vernici sono migliorati. Di conseguenza, è aumentata la resistenza dei pavimenti in legno, come pure la loro longevità.
Un pavimento vivo
Certo è che quello di cui stiamo parlando è un pavimento vivo: questo implica la possibilità di eseguire interventi di manutenzione straordinaria grazie a cui le superfici possono essere riportate alle condizioni originarie con facilità e a un prezzo ridotto. Se, però, si è alle prese con un pavimento in legno un po’ datato e particolarmente vissuto, per una manutenzione adeguata ci può essere bisogno anche della cosiddetta rilamatura. Si tratta di un intervento attraverso il quale lo strato superficiale viene interamente rimosso attraverso l’abrasione; a quel punto viene steso un nuovo strato protettivo di vernice o di cera.
La rilamatura: pro e contro
Va detto che quella della rilamatura non è un’operazione così semplice, e in più ha il potenziale difetto di essere un po’ troppo invasiva, dal momento che alla fine viene asportato ben un terzo dello spessore delle doghe. Questo vuol dire che in corrispondenza delle porte e delle pareti ci potrebbero essere dei problemi. D’altro canto, il legno può essere riportato a vita nuova, in quanto tutti i graffi e tutti i solchi in superficie vengono eliminati, ripristinando una condizione del materiale di qualità.
Questi sono, in sintesi, i suggerimenti di cui devi tenere conto se vuoi provvedere a una manutenzione accurata di un pavimento in legno. Certo, il tuo lavoro sarà agevolato scegliendo una proposta di qualità, come quelle che puoi trovare nel catalogo di Barzotti!