Riscaldare la tua abitazione con una stufa a pellet è una buona idea, ma a patto che tu ti rivolga per l’installazione a tecnici esperti e qualificati, che si dovranno occupare della realizzazione della canna fumaria e del condotto di areazione. Il primo aspetto a cui devi pensare è quello relativo al punto in cui posizionerai la stufa. Sono vari i fattori decisivi da questo punto di vista:
- il tubo di scarico per la canna fumaria
- la presa d’aria esterna
- l’appoggio
Sul mercato puoi trovare anche stufe a pellet che sono prive di canna fumaria: in questo caso c’è comunque bisogno di una tubazione di scarico che serve per espellere i fumi che vengono generati. Questo tubo, alto 2 metri, ha dimensioni piuttosto ridotte, con un diametro di 8 centimetri.
Dove va posizionata la stufa a pellet
Scegliere il punto in cui andrai a collocare la stufa a pellet non è un aspetto di secondaria importanza, in quanto sarà indispensabile effettuare nella parete un foro per la presa d’aria, così che sia accessibile da fuori. Ovviamente sarà essenziale chiudere il bocchettone della presa d’aria esterno, per impedire che possano entrare foglie, insetti o altri corpi estranei.
Una fase cruciale per l’installazione è la realizzazione di una canna fumaria, per mezzo della quale i tubi possono essere collegati con il tetto; non è obbligatorio, ma è comunque da preferire, il ricorso a un comignolo, utile per far sì che in caso di raffiche di vento forti non ci sia ritorno di aria.
Non è detto che sia sempre possibile affidarsi alla canna fumaria vecchia di una stufa a legna o di un camino, dal momento che la sua struttura di tiraggio quasi sicuramente non è adatta alle caratteristiche di una stufa a pellet.
Come si installa una stufa a pellet
Ricorda, dunque, che nel caso di una stufa a pellet l’installazione fai da te è fortemente sconsigliata. Inoltre, è sempre bene tenere conto del fatto che un impianto di questo genere produce una grande quantità di calore. Proprio per questo motivo la stufa a pellet non dovrebbe mai essere collocata vicino a oggetti che si potrebbero infiammare: insomma, vietato metterla in un locale con il pavimento a parquet.
Dal punto di vista dell’efficienza e sul piano della potenza le prestazioni migliori sono quelle assicurate in una stanza di grandi dimensioni, come per esempio un soggiorno.
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Guida all’acquisto della stufa a pellet
Per capire qual è la stufa a pellet che meglio risponde alle tue esigenze, devi valutare non solo il livello di isolamento che contraddistingue il tuo appartamento, ma anche quanto è grande l’ambiente che vuoi riscaldare. Devi capire, inoltre, se la stufa dovrà essere utilizzata anche per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il potere calorifico del dispositivo che andrai ad acquistare, infine, ti permette di stabilire se la tua scelta è ricaduta sul modello giusto. Per calcolare in modo appropriato la potenza che ti serve, espressa in kilowatt, devi moltiplicare la superficie per l’altezza, in modo da ottenere il volume complessivo dei metri cubi che devono essere riscaldati, e moltiplicare di nuovo il risultato ottenuto per un coefficiente termico. Tale coefficiente varia in base alla collocazione geografica dell’edificio e alle sue condizioni termiche, ma oscilla sempre tra i 30 e i 40 kcal per metro quadro. In particolare, nel caso in cui il tuo appartamento sia ben isolato potrai fare riferimento a un coefficiente di 30, mentre per una casa poco coibentata dovrai salire fino a 40.
Quanto si spende per comprare e usare una stufa a pellet
Le stufe a pellet vengono utilizzate sempre più di frequente per il riscaldamento dei locali in virtù dei bassi costi che le caratterizzano, anche dal punto di vista dei consumi. Il merito è da attribuire al combustibile che consente di utilizzarle. Leggi maggiori informazioni sul pellet!
Una stufa a pellet di qualità media richiede un investimento di più o meno 2mila euro, tenendo conto anche dei costi da sostenere per la sua installazione: facendo due rapidi calcoli, ti accorgerai che si tratta di una soluzione più conveniente, sul piano ed economico, di altri prodotti. Per di più sono previste delle agevolazioni fiscali, come quelle relative alle ristrutturazioni edilizie, di cui puoi usufruire per recuperare una parte del denaro che spendi, anche se il rimborso è di 10 rate annuali.
In generale, il costo del riscaldamento per un ambiente di circa 60 metri quadri si aggira attorno ai 900 euro all’anno per il pellet, attorno ai 1.100 euro all’anno per il metano, ai 1.600 euro all’anno per il gasolio e attorno ai 2.200 euro all’anno per il gpl (ipotizzando di tenere il riscaldamento acceso per 12 ore al giorno per 180 giorni, con un consumo complessivo di 15mila kilowatt). Il solo combustibile più economico del pellet è rappresentato dalla legna, che tuttavia implica altre controindicazioni per ciò che concerne lo stoccaggio e l’approvvigionamento.
Tutti i vantaggi offerti dalle stufe a pellet
Scegliere di riscaldare la casa con una stufa a pellet, quindi, vuol dire approfittare di tanti vantaggi, anche perché il combustibile si può reperire praticamente dappertutto; a differenza della legna non richiede spazi ampi per essere stoccato e può essere maneggiato senza problemi.
Non solo: il rendimento energetico è di circa il 90 per cento, a condizione che si faccia affidamento su pellet di qualità (lo puoi riconoscere perché ha un colore omogeneo e chiaro, non sporcato dal terreno o dalle vernici).
La stufa a pellet, quindi, è una soluzione eccellente per aumentare la temperatura della tua casa e, quindi, migliorare il comfort domestico. Il nostro assortimento mette a tua disposizione una vasta gamma di opzioni: che ne dici di esplorare le nostre stufe a pellet per trovare quella più in linea con le tue necessità?