Le stufe a pellet sono elementi riscaldanti decisamente apprezzabili in qualsiasi contesto domestico, anche per la loro capacità di ottimizzare i consumi e quindi di contenere i costi.
Anche quando gli spazi a disposizione in casa sono ridotti, si può decidere di puntare su questa soluzione perché il mercato mette a disposizione anche stufe a pellet di piccole dimensioni. Si tratta di strutture dalle misure compatte che possono trovare spazio anche in un soggiorno di un monolocale: certo, l’importante è sapere scegliere il modello giusto per le proprie esigenze.
Stufe a pellet slim
Queste stufe a pellet possono essere definite slim, e si contraddistinguono per lo sviluppo in verticale che riduce l’ingombro a terra, con tutte le conseguenze positive che si possono immaginare.
Ma quali sono gli aspetti che è necessario prendere in considerazione in previsione di un acquisto? Prima di tutto la potenza della stufa, che è più o meno correlata alla capienza del serbatoio.
Per citare un esempio, una stufa di dimensioni ridotte con al massimo 10 kW di potenza è ideale per un ambiente piccolo. L’autonomia, invece, in genere è compresa tra le 15 e le 45 ore.
Le caratteristiche di una piccola stufa a pellet
Riscaldare la casa con una stufa a pellet significa poter approfittare della comodità e dei vantaggi offerti da una tecnologia di ultima generazione. Non vanno sottovalutate, poi, le caratteristiche estetiche, che conferiscono un design decisamente piacevole. In molti casi, infatti, queste stufe vengono realizzate in acciaio, in ghisa o in maiolica, ma non mancano i modelli in pietra ollare o in ceramica.
Nel caso della ceramica, il vantaggio più significativo è rappresentato dalla possibilità di mantenere fredde le superfici: ecco perché non c’è pericolo di scottarsi. Le stufe a pellet slim in maiolica, invece, sono rivestite con smalti che impreziosiscono e valorizzano l’aspetto dei pannelli in argilla refrattaria che le compongono. Non ci sono troppi elementi decorativi, invece, nelle piccole stufe con un rivestimento in ghisa, che fanno della sobrietà il proprio tratto peculiare; in molte circostanze traggono ispirazione da un design vintage.
Queste stufe, poi, sono in grado di raggiungere temperature molto alte. Nel novero delle stufe a pellet di dimensioni ridotte che si possono trovare sul mercato ci sono anche i modelli in pietra ollare, che garantiscono una ottima distribuzione del calore nella stanza, e quelli in acciaio, il cui look si integra alla perfezione negli ambienti arredati e decorati in stile contemporaneo. Per altro, i modelli in acciaio possono essere puliti con facilità e assicurano una notevole efficienza.
I consigli per un acquisto oculato
In commercio ci sono stufe a pellet piccole dotate di serbatoi in grado di accogliere non più di 15 chili di pellet. Per capire se si tratti di un modello in linea con le proprie aspettative, occorre tenere conto delle caratteristiche della casa in cui si abita, ma anche delle esigenze che si hanno nella vita quotidiana, dello spazio a disposizione e ovviamente dell’ingombro del modello.
In alcuni casi si può avere la necessità di riscaldare tutta la casa, per esempio; in altri casi invece ci si accontenta di scaldare solo una stanza. Ipotizzando di avere a che fare con un ambiente dalla superficie di 30 metri quadri, va bene una potenza compresa tra un minimo di 8 kW e un massimo di 10, a maggior ragione nel caso in cui sia garantita la possibilità del deflusso del calore in direzione di altri locali. In realtà più che ai metri quadri si dovrebbe prestare attenzione ai metri cubi: un volume pari a 300 metri cubi può essere riscaldato con una stufa da 12 kW.
La canna fumaria
Se si è in procinto di installare una stufa a pellet, occorre accertarsi se una canna fumaria possa essere realizzata o meno, ovviamente sempre che non sia già installata. Oltre a questo, anche per una stufa in formato mini c’è bisogno di una presa elettrica munita di messa a terra e di una presa d’aria da collegare direttamente con la stufa.
È importante che il collegamento elettrico resti sempre accessibile. Il consiglio degli esperti del settore è quello di privilegiare un modello che abbia il termostato integrato o che comunque possa essere collegato con il termostato a parete, in modo che sia possibile regolare sia la ventilazione che la temperatura. Come si può ben intuire, in questo modo l’efficienza della combustione può essere monitorata e il comfort resta sempre su livello ottimali.
Le dimensioni… e il peso
Ovviamente dalle dimensioni della stufa a pellet dipende anche il suo peso: anche questo è un aspetto da non trascurare in previsione di un acquisto. Le dimensioni contano anche perché fra la stufa e gli altri mobili e complementi di arredo deve essere lasciata una certa distanza, in modo da limitare il rischio di danneggiamenti e contenere la probabilità di incendi. È chiaro che più la stufa è piccola e più il serbatoio si riduce; questo comporta un calo del livello di autonomia del modello che si sta per utilizzare.
Buoni motivi per puntare su una stufa a pellet di dimensioni ridotte
Si può ricavare il pellet da diverse essenze:
- L’ontano
- Il rovere
- L’abete
- Il faggio
- Il frassino
Come noto, il pellet è formato con gli scarti della lavorazione del legno; la stufa viene alimentata da questo combustibile che viene prelevato da un serbatoio in modo automatico. Non c’è bisogno di alcuna bombola del gas, in quanto è l’elettricità che innesca la combustione: il che è un vantaggio concreto anche dal punto di vista economico.
Sul piano ecologico, poi, le stufe a pellet si rivelano altrettanto apprezzabili: quello che ne scaturisce è un riscaldamento pulito, in virtù delle emissioni di anidride carbonica minime.
Prendi nota dei suggerimenti che ti abbiamo fornito per la scelta di stufe a pellet di piccole dimensioni: se hai in mente di comprarne una, poi, non puoi fare a meno di esplorare il grande assortimento di Barzotti. Non te ne pentirai di sicuro!